L’ORO è il metallo prezioso per eccellenza ed è legato all’uomo fin dai tempi della preistoria: Scopriamo Caratteristiche, Applicazioni e metodi di Estrazione dell’Oro.
L’uomo iniziò l’ estrazione Oro ad estrarre questo metallo all’incirca 6000 anni in Africa settentrionale e nel mediterraneo orientale. All’inizio si utilizzò l’Oro per lo più per la produzione di ornamenti, gioielli e oggetti rituali.
Le prime citazioni scritte risalgono alla prima dinastia egizia (3000 a.C.) e in questo periodo aveva un ruolo politico/economico, ebbe infatti un ruolo importante sia nell’origine delle divinizzazione del faraone sia nello sviluppo della dinastia stessa.
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Caratteristiche dell’oro
L’oro (Au) è un elemento chimico di numero atomico 79, ha un peso specifico di 19,3 gr/cm3, una durezza di 2,5, una temperatura di fusione di 1063° C e si presenta con una colorazione giallo rossastra con lucentezza metallica.
Le proprietà dell’oro sono:
- duttilità;
- malleabilità;
- ottima conducibilità termica/elettrica;
- inerzia chimica (non viene intaccato da ossigeno, umidità, calore)non si ossida.
L’oro è un metallo molto duttile e malleabile tant’è che nella produzione di bigiotteria viene legato ad altri metalli per aumentarne la resistenza meccanica.
L’oro puro (titolo 999 o 24 carati) esiste solo in forma di lingotti mentre si utilizza in forma quasi pura (titolo 900/916/986 etc.) per la coniazione di monete d’oro.
Applicazioni dell’oro
L’oro, e le sue leghe, si utilizzano principalmente nella produzione di gioielli e monete e rappresentano per molte nazioni uno standard di cambio valutario.
Tuttavia questo metallo si utilizza in numerosi altri settori tra cui:
- settore astronautico (rivestimento protettivo per satelliti artificiale)
- componentistica elettronica (computer, motori a jet etc.)
- scopo medico/curativo (oro colloidale, settore odontoiatrico)
- settore fotografico
- cucina
Estrazione dell’oro
L’estrazione dell’oro avviene dai depositi alluvionali per dilavamento e dai minerali rocciosi attraverso la metallurgia estrattiva e sovente si accompagna alla clorurazione o al processo di elettrolisi.
Questa risulta economicamente conveniente nel momento in cui l’oro si trova con una concentrazione minima di 0,5 grammi per tonnellata e nelle più importanti miniere generalmente ha un concentrazione tra 1 e 5 grammi per tonnellata.
È considerato un metallo raro e costituisce il il 5·10-7 % della crosta terrestre, pari ad una media di 0,03 grammi per tonnellata e ai primi 3 posti dei paesi produttori di oro troviamo:
- Cina (403 tonnellate annue),
- Australia (250 tonnellate annue) e
- USA (230 tonnellate annue).
In passato l’oro si estraeva esclusivamente dalle sabbie aurifere attraverso l’utilizzo della batea. La Batea è una scodella di legno con cui si setacciavano le sabbie dei fiumi in cerca di pagliuzze d’oro.
Questo metodo di Estrazione Oro fu utilizzato dai primi cercatori d’oro ma ormai è diventato obsoleto. Oggi il metodo universalmente utilizzato per l’estrazione dell’oro consiste nello sfruttamento delle rocce aurifere primarie (filoni, o vene, che attraversano altre formazioni rocciose).
Questo metodo, detto cianurazione, altro non è che un procedimento chimico utilizzato per estrarre il metallo prezioso da rocce polverizzate.
Il procedimento utilizza una soluzione di cianuro di sodio, potassio e calce che porta alla formazione di una soluzione di cianuro complesso di oro e potassio. Si deve poi far precipitare l’Oro nella Soluzione grazie all’aggiunta di zinco metallico.
L’oro così ottenuto contiene molte impurezze dunque per arrivare alla fine del procedimento, e ottenere oro puro, si effettua un lavaggio con una soluzione di acido solforico al 10/20%.